≈ «Piume Nere»© ≈




Il Patto: iniziazione alla congrega
L'iniziazione è un rito atto a generare un cambiamento definitivo dello stato religioso e sociale della persona che vi si sottoponga. Avviene una catarsi: una purificazione spirituale così che a tutti gli effetti si diventa una persona diversa. Il tema centrale dell'iniziazione è ciò che viene definito come palingenesi: una rinascita. La vita com'era conosciuta fino a quel momento si conclude e si "rinasce" con una nuova conoscenza. Tutti i riti di iniziazione seguono lo stesso schema di base: la separazione che indica l'abbandono di ogni altra credenza o usanza; segue la purificazione, esteriore e interiore ed infine la morte simbolica in attesa della rinascita. All'inizio non vi è dunque una separazione vera e propria, ma occorre un distacco e un impegno a proseguire la nuova via.
Il patto viene svolto in presenza di tutta la congrega e in un luogo sacro alla stessa per dare il benvenuto all'iniziato.
Con abiti cerimoniali, il Maestro si pone al centro della cerimonia e il Prescelto seguirà.

Maestro: Che la natura ci vegli e la Dea ci osservi, convocati ad assistere a questa solenne cerimonia.
Candidato: Io (nome del prescelto) alla presenza della Dea, son stato convocato(a) e son qui, di mia volontà, per rispondere alla chiamata. Giuro solennemente sul mio sangue di mantenere sempre segreto ciò che verrà affidato soltanto alle mie orecchie da questa congrega. Apprenderò ciò che mi verrà insegnato, difenderò ciò che mi sarà donato. Mai metterò in pericolo la congrega, i suoi segreti e l'identità dei suoi membri, neanche sotto tortura. Mai rivelerò la mia reale natura e le mie conoscenze agli occhi e orecchie di coloro che non sono miei fratelli e il mio potere non verrà mai impiegato allo scopo di far versare sangue innocente. Ora e nell'esistenza futura, possano questi poteri uccidermi, rivoltarsi contro di me e dannarmi per l'eternità se io dovessi infrangere questo giuramento. La mia congrega è la mia famiglia e la difenderò a costo della vita. Grande Dea ti chiedo, accoglimi nel tuo grembo, che oggi possa rinascere come tuo devoto figlio.

Il giuramento viene fatto sopra al simbolo della Congrega: il Pentacolo.

Gerarchia
I ruoli possono essere ricoperti sia da personaggi maschili che femminili.


Madre

"Tu sei uno spirito, ma nata per essere ancora mortale. Hai il compito di andare sulla Terra a fare da Maestra a donne e uomini che avranno volontà d'imparare la tua arte fatta di stregonerie. Non devi essere come figlia di Caino e della razza che son divenuti scellerati e infami a causa dei maltrattamenti, come giudei e zingari, tutti ladri e briganti. Tu non diventerai...
Tu sarai sempre la prima strega..."


Questa figura è il capo spirituale della congrega, scelta dalla Dea come suo rappresentate mortale e come custode in cui risiedere nella sua essenza più pura. Il rito di passaggio consiste in una possessione da parte dell'energia della Dea che parlerà attraverso di lei ai suoi figli, entrerà in connessione con la natura divenendone una sorta di "Madre Natura". La persona designata a questo ruolo è una seguace molto devota dal cuore sincero, segue i principi della congrega ed è dotata di una forte spiritualità sviluppata nel tempo. La Madre insegna i principi della Congrega e a sviluppare il potere di ogni membro. Una volta superato il periodo massimo in cui l'energia della Dea risiede in un corpo mortale, la stessa sceglie un'altra persona che possa ricoprire il ruolo di Madre per guidare la Congrega nel futuro prossimo. Le persone che hanno ricoperto questo ruolo, tornano ad essere "se stesse" e ricoprono il semplice grado di Figlia, ma in caso di necessità possono ricoprire il ruolo di Saggio o di Sacerdote rituale.


Saggio
Questa figura è il membro più anziano della congrega seconda solo alla Madre. Ha la funzione di guida e maestra in assenza o in cocomitanza di periodi spirituali particolarmente intensi per la Madre. Si differenzia dalla Madre per l'aspetto più concreto che spirituale per bilanciare la guida della congrega. Questa figura è impegnata nell'insegnamento dei principi su cui si fonda la congrega e di alcuni poteri che detiene assieme agli altri membri.


Sacerdote rituale
Questa figura ha una conoscenza approfondita della dottrina e di determinati rituali o poteri. I sacerdoti rituali sono più di uno in base al potere in cui si specializzano ed hanno cura di insegnarlo ai propri membri. Sono loro ad occuparsi in principal modo di tutte le liturgie della dottrina avvicinandosi all'aspetto spirituale con cui la Madre è connessa.


Figlio della luna
Questa figura ha superato il periodo di iniziazione riuscendo a sviluppare bene l'energia e i poteri conferiti dalla Dea. E' un membro effettivo, osservante e praticante della dottrina della congrega.


Iniziato
Questa figura ha ricevuto la chiamata dalla Dea ed ha risposto sugellando un patto di sangue e una conversione alla dottrina. Ha appena iniziato il suo cammino alla ricerca di se stesso, della spiritualità e del proprio potere.

La Dottrina
1- Non riconosciamo nessuna gerarchia autoritaria religiosa e ne un dio monoteista che castiga i suoi seguaci. La nostra fede è votata alla Dea che attraverso la Madre comunica con i suoi figli.
2- La nostra animosità contro le altre dottrine è limitata al fatto che le loro istituzioni dichiarano di essere “l’unica via”, ostacolano la natura e il cambiamento, hanno cercato di negare la libertà degli altri e di sopprimere altri tipi di pratiche e credenze.
3- Non cerchiamo il potere attraverso la sofferenza degli altri, nè accettiamo che i benefici personali possano essere derivati unicamente per averli negati a un altro. Puniamo gli arroganti la dove feriscono gli innocenti.
4- Riconosciamo una profondità di energia molto più grande di quella manifesta alle persone normali. Poiché è molto più grande dell’ordinario è talvolta chiamata “soprannaturale".
5- Pratichiamo riti per sintonizzarci con il ritmo naturale delle forze vitali segnato dalle fasi della luna. Riconosciamo che la nostra intelligenza ci da una responsabilità unica e particolare verso il nostro ambiente. Cerchiamo di vivere in armonia con la natura e al suo ciclo evolutivo e mutabile in quel ritmo che fornisce completezza alla vita.
6- Noi vediamo religione, magia e saggezza nel vivere come un unico ente attraverso cui uno vede il mondo e lo vive.
7- Crediamo che è all’interno della natura che dovremmo cercare ciò che serve alla nostra salute e al nostro benessere
8- Concepiamo la Forza Creatrice nell’universo come manifesta attraverso la polarità (data dal maschile e dal femminile) e che quella stessa Forza Creatrice è latente in tutte le persone e opera attraverso l’interazione del maschile e del femminile. Non valutiamo nessuno dei due superiore all’altro, sapendo che ciascuno è di supporto all’altro. Valutiamo il sesso come piacere, come il simbolo e l’incarnazione della vita, e come una delle fonti delle energie usate nella pratica magica e nel culto religioso.
9- Chiamarsi “Strega” non fa quella persona una Strega, neppure l’eredità, il collezionare titoli, gradi e iniziazioni. Una Strega cerca di controllare le forze dentro di se che rendono possibile la vita, in modo da poter vivere con saggezza e bene senza scivolare nell'oscurità.

Leggi
1- Mai rivelare l'esistenza della Congrega, mai rivelare i suoi segreti, mai rivelare il nome dei suoi membri, mai far menzione o mostrare capacità e privilegi. Trasgredire le Leggi equivale ad incombere alla morte. Il mistero della Congrega, di fatto, è per sua natura inviolabile. L'iniziato lo conosce perchè viene chiamato dalla Dea stessa.
2- E' proibito usare i propri poteri per uccidere. I Figli della Luna sono figure che spingono al cambiamento, ma senza commettere omicidi o stragi.
3- E' proibito ferirsi, ferire o uccidere un proprio membro. Un figlio della luna è connesso all'energia della Dea, danneggiare il proprio corpo o quello di un simile equivale danneggiare la sacralità della Dea.
4- Prometto di esercitare il mio potere lontano da occhi indiscreti.
5- Prometto di promuovere l'alleanza con i membri fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira la Congrega.
7- Prometto di rispettare i colleghi e i miei superiori anche in caso di contrasto di opinioni.
8- Prometto di preservare le apparenze affinchè non possa favorire l'intuizione o la scoperta dell'esistenza della Congrega.

Uscire dalla Congrega
L'unico modo in cui è possibile uscire dalla Congrega è con la morte del personaggio. La Dea protegge i propri seguaci e si mostra vendicativa se la loro sicurezza viene tradita da un suo stesso figlio.

Luogo d'incontro
I Figli della Luna sono religiosi che venerano una Dea che alberga nella natura. La principale attività è situata in luoghi naturali (Bosco cittadino o Campagna) ricco di energia vitale che sostengono spiritualmente i seguaci, sensibili a queste energie che confluiscono all'interno del proprio corpo e nell'ambiente circostante. La natura li protegge e attraverso di loro sprigiona la sua energia. Esiste un luogo di incontro in una zona del bosco protetto dall'energia della Dea e inaccessibile ai profani che non hanno suggellato il patto di sangue. E' un piccolo rifugio in legno immerso nella natura adiacente ad un torrente d'acqua. Ha le caratteristiche per essere un "Giardino dell'Eden" dove i Figli possono nutrirsi di frutti e vegetali per sopravvivere e amare gli animali che popolano questo luogo. Possono esercitare la magia, pregare, passare tempo assieme e seguire le liturgie della dottrina. La natura in questo luogo riflette lo stato d'animo dei suoi inquilini: se un Figlio della Luna è di stato d'animo triste, un'albero perde le foglie; se è felice si ricopre di fiori; se invece è ricolmo di dispiacere e tormenti, l'albero muore.



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